CALIMERA
Descrizione località
Calimera, che nella lingua greca significa “buongiorno”, nasce in un’area che fino al 1059, sia come penisola salentina che come penisola Italiana erano sotto l’influenza diretta dell’impero greco-bizantino.
Calimera esiste come nucleo abitativo autonomo già nel 1200 e dal 1239 al 1266 viene tassata insieme a Taviano (un altro Comune della Provincia di Lecce) sotto la dominazione degli Svevi. La Città di Calimera, nata come casale aperto (non fortificato) si distingue, dalle origini fino ai giorni nostri, per aver conservato l’originaria lingua Greca (greco salentino, detto anche Griko).
Nata sul tracciato dell’antico incrocio viario tra la via traiano-calabra che da Lecce giungeva fino ad Otranto e la via “trasversale” che congiungeva la costa adriatica di Roca con la costa ionica nei pressi delle marine di Nardò, Calimera conserva poche tracce pre-cristiane o pre-romane. Tra queste ricordiamo nelle sue vicinanze i Dolmen, la pietra forata sita nella chiesa di San Vito in prossimità dell’antico e famoso bosco di Calimera. Si ritrovano inoltre alcune tracce dell’antica viabilità romana.
Tra gli edifici sacri di particolare rilevanza artistica si ricorda la chiesa Matrice situata al centro dell’abitato con prospetto sull’ampia Piazza principale (Piazza del Sole); la chiesa è impreziosita da numerosi altari in stile barocco-rococò. In uno di essi vi è l’affresco del 1400 del Santo Brizio, Vescovo di Tours e Santo protettore di Calimera. Si può ammirare anche il Campanile della chiesa che, per l’imponenza appare come una vera e propria Torre Campanaria. Altra chiesa di particolare pregio artistico per l’altare e gli affreschi in essa contenuti è la chiesa dell’Immacolata sita nell’omonimo Largo. Nella Città di Calimera vi sono numerose Cappelle, tra cui ricordiamo la Cappella di S. Antonio, la Cappella del Carmine, la Cappella del Crocifisso, tutta affrescata al suo interno e la “Cappella della Madonna di Costantinopoli” con l’affresco della Vergine, di particolare pregio. Al di fuori dell’abitato si trovano due Cappelle di valore storico: la Cappella di S. Vito che contiene al suo interno la nota pietra forata, propiziatrice di fertilità il cui rito è di origine pre-cristiana e la cappella di S. Biagio. Nell'architettura civile ritroviamo Palazzi di pregio con portali in pietra leccese e in stile barocco nelle tre vie del centro storico, via Costantini, via Mayro e via Montinari. Nelle stesse vie sono presenti le corti con le tipiche case a corte. Seguendo il tracciato viario delle tre vie del centro, si incontra, in direzione sud nell’attuale via Giovanni XXIII, un frantoio ipogeo visitabile, anch’esso tipico dei centri della Grecìa Salentina. A Calimera, come emblema di grecità della cittadina, è collocata presso i Giardini Pubblici una Stele marmorea di origine attica del IV secolo a.c. La Stele, originariamente situata presso la Città di Atene, é stata donata dalla capitale greca alla città di Calimera nel 1960 come simbolo della comune origine.
Tra le feste caratteristiche della Città di Calimera, oltre alla festa del Santo Patrono, S. Brizio Vescovo di Tour che avviene sia il 29 luglio che il 13 novembre di ogni anno, si festeggia anche la Madonna di Roca nella prima domenica di maggio di ogni anno. La festa della Madonna di Roca ha inizio con la giornata del primo sabato di maggio con il pellegrinaggio che i fedeli di Calimera fanno a piedi per 15 km, fino alla marina di Roca, sede del Santuario della Madonna, a commemorazione della diaspora subita dai Rocani in conseguenza delle incursioni dei Saraceni risalenti agli anni che seguirono la presa di Otranto avvenuta nel 1480. Altra festività tipica di Calimera è la Festa dei Lampioni che attualmente si svolge il 21 giugno di ogni anno.
Calimera è sede di numerosi centri culturali di salvaguardia delle antiche tradizioni e dell’antica lingua greca. A Calimera è collocato anche un moderno Museo di Storia Naturale con rilevanti collezioni ornitologiche.
La Città di Calimera si presenta, come una cittadina dinamica, apprezzata per i numerosi servizi alla persona erogati a favore della sua comunità e dei Comuni limitrofi. A tal proposito ricordiamo i molteplici servizi sociali, i servizi sportivi e le numerose attività culturali.
Calimera è inoltre sede della Grecìa Salentina ed anche suo peculiare riferimento ellenofono nel Salento. Attualmente è attiva una Scuola di Griko “Kaliglossa” per l’insegnamento dell’antica lingua madre, rivolta sia agli adulti che ai ragazzi presso le scuole pubbliche. L’obiettivo della Scuola di Griko è conservare e tramandare l’originaria lingua, simbolo inconfutabile dell’origine greca ed attuale emblema della singolare identità cittadina.
Storia
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